EDILIZIA SOSTENIBILE
Salubrità e sostenibilità: la casa in paglia.
In Europa si sta diffondendo sempre di più come in Italia l'uso della paglia per costruire.Pochi sanno che la paglia precompressa è un ottimo materiale da costruzione: sana al 100%, durevole, resistente, antisismica, ma soprattutto altamente ignifuga e anallergica.
La paglia non va confusa col fieno, perché è costituita dai fusti dei cereali (grano, orzo, avena, riso, ecc) che restano sul campo dopo la trebbiatura, mentre il fieno è – in poche parole – erba essiccata e, come tale, può contenere pollini e fiori responsabili del temuto “raffreddore da fieno”. La paglia, quindi, non provoca allergie perché contiene cellulosa, lignina e minerali e nient’altro. In pratica, si tratta dello scarto della produzione di cereali e può essere considerata un sottoprodotto dell’agricoltura. Se non viene lasciata sul terreno per essere interrata e arricchirne così la sostanza organica, la paglia viene compressa in balle cilindriche, commercializzate per integrare il foraggio o essere sparse sui pavimenti delle stalle come lettiera per gli animali. Ma può anche essere compattata in balle prismatiche, cioè rettangolari, e diventare un ottimo materiale da costruzione, resistente, naturale e ad impatto ambientale vicino allo zero, poiché l’energia e l’acqua necessarie coincidono con quelle della produzione dei cereali stessi. Le prime abitazioni in balle di paglia pressata sono nate nella seconda metà dell’Ottocento negli Stati Uniti grazie all’ingegnosità dei pionieri insediatisi in Nebraska, una vasta zona pianeggiante e totalmente priva di legname e pietre. La tecnica utilizzata dai pionieri per le loro case autoportanti in paglia è stata recuperata negli anni ‘70 del XX secolo ed esportata dagli Stati Uniti alla Gran Bretagna negli anni ’90, da dove si è diffusa in tutta l’Europa settentrionale. Vivere in una casa in paglia può sembrare eccentrico, eppure anche nel nostro Paese ne esistono diverse e non solo in contesti rurali, ma anche urbani – come la casa realizzata a Roma, in zona Quadraro. Va segnalato che la normativa italiana vieta la costruzione di abitazioni in paglia completamente autoportanti, ma la buona notizia è che permette la costruzione di strutture portanti – generalmente in legno – “tamponate” con balle di paglia. E’ bene ricordare che le case in paglia sono edifici a tutti gli effetti e che è necessario presentare un progetto, firmato da un professionista abilitato, all’ufficio tecnico del proprio Comune, che poi rilascerà il permesso di costruire. Infine, la progettazione di una casa in paglia segue criteri specifici e diversi sia dall’edilizia tradizionale, sia dalla bioedilizia. Ma per chi decide di percorrere questa strada, le soddisfazioni non mancano: la casa in paglia è salubre perché non rilascia sostanze inquinanti o tossiche, ha un’elevata traspirabilità e garantisce un notevole benessere termo-igrometrico al suo interno. Roditori e parassiti non riescono a costruire tane o nidificare, poiché le pareti in balle di paglia sono precompresse e normalmente sigillate da intonaci, e l’utilizzo della paglia consente l’abbattimento dei costi per l’isolamento e per la gestione della casa. E una volta arrivato a “fine vita”, l’intero edificio può essere riciclato o biodegradato, evitando costi ambientali alle future generazioni. Ma non è tutto: la casa in paglia è altamente ignifuga e antisismica. La paglia sciolta è altamente infiammabile, mentre i muri in balle di paglia pressata no: avendo al loro interno pochissimo ossigeno, bruciano con difficoltà ed hanno una resistenza al fuoco pari a R90 (90 minuti) – contro, ad es, R30 (30 minuti) del calcestruzzo. Per quanto riguarda la resistenza sismica, la casa in paglia offre maggiori garanzie rispetto ad una casa tradizionale, perché è molto è più leggera e flessibile: ciò permette l’assorbimento delle vibrazioni e riduce la possibilità di cedimenti strutturali. E non è una casualità se, dopo il terremoto del 6 aprile 2009, gli abitanti di Pescomaggiore, frazione dell’Aquila, hanno deciso di costruirsi case antisismiche in paglia per poter continuare a vivere nel loro borgo.
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