CASSAZIONE
La Cassazione 'semplifica' la rinuncia alla quota di comproprietà.
Densa di principi giuridici è la Sentenza della seconda sezione Civile dellaCorte di Cassazione n.3819 depositata in data 25 febbraio 2015 che si pronuncia sull’interpretazione (e – conseguentemente – sulla validità) di una scrittura privata sottoscritta fra una madre ed i cinque figli il lontano 4 agosto 1968 con la quale, in estrema sintesi (1), da un lato venivano effettuate dalla madre e dai quattro figli alcune rinunce alle rispettive quote di comproprietà immobiliari a favore dell’altro figlio / fratello e dall’altro il medesimo figlio / fratello si impegnava a rinunciare a favore dei fratelli ai diritti di comproprietà che gli sarebbero potuti successoriamente derivare su altri cespiti.
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